MILLE PAPAVERI ROSSI
Ogni anno, all’interno della rassegna, d’ADA intende proporre un allestimento aperto al pubblico con l’intento di valorizzare l’arte contemporanea del territorio della Valle Camonica (lo scorso anno era stata realizzata la mostra “Timo Bortolotti sul lago Moro”) in dialogo con il patrimonio storico-artistico. Sin dall’inizio, il progetto vede coinvolto il FAI Valle Camonica che grazie ai suoi volontari si occupa della narrazione del percorso, accompagnando i visitatori nella scoperta del percorso in determinate fasce orarie.
Per quest’edizione, d’ADA ha pensato di realizzare un sogno di Gherardo Frassa, creativo di adozione milanese ma camuno di origine, nel decennale della sua scomparsa: l’allestimento di mille papaveri di latta – creati ad hoc per la mostra – in un contesto suggestivo. Con il coinvolgimento di Romano Frassa, fratello di Gherardo, si è ipotizzato di allestire un percorso che coinvolgesse direttamente l’artista, artigiano e fabbro Uberto “Gnaro” Morandini, storico collaboratore di Gherardo e suo braccio destro nella realizzazione pratica del progetto creativo dei “Fiori di latta” e dei “Fiori futuristi”, ideato su ispirazione della “Flora futurista” di Osvaldo Bot.
I fiori di Frassa tornano quindi ad essere protagonisti di un evento espositivo dalle atmosfere poetiche e fiabesche. L’Associazione d’ADA – in coproduzione con Fondazione Valle dei Segni / IMAGO – ha proposto a Uberto Morandini di realizzare ex novo i mille papaveri rossi, pensando a un allestimento che fosse aperto al pubblico e potesse rappresentare una proposta creativa interessante, grazie alla collaborazione con il FAI e con il Comune di Breno. L’allestimento dei papaveri, oltre a un omaggio alle vittime di guerra, dato il contesto del parco Castello di Breno, è anche un’occasione per sottolineare la funzione dell’ambiente e del paesaggio come elemento da valorizzare e tutelare.