“Hybrida è uno scambio reciproco, intersoggettivo, fra natura, oggetti e noi. L’empatia deve attraversare la creatività. L’utente è la base di tutta la ricerca di sistema. Noi progettisti dobbiamo lavorare nella direzione di una poetica inclusiva, rendendo il committente parte attiva del progetto, così da conferire un carattere unico a ogni prodotto. Si può lavorare e innovare utilizzando diversi materiali e tecniche e per diverse aziende, sempre aiutando i produttori a spingersi oltre i limiti imposti dalla tecnologia o dai pregiudizi. Un’empatia positiva espressa attraverso l’ascolto, l’osservazione, la condivisione. In una forma evolutiva e non statica. Dove al centro c’è l’utente e non il prodotto o il sistema”.

Patricia Urquiola illustra così la filosofia del progetto Hybrida, al centro dell’incontro di d’ADA. Architetto e designer di fama internazionale, vincitrice di premi e riconoscimenti prestigiosi, lavora nel settore dell’architettura e per i più grandi marchi di design. I suoi prodotti sono esposti nei maggiori musei di arte e design, tra cui il MoMa di New York. Sarà in dialogo con Federica Sala, designer, curatrice e direttore editoriale di “The Good Life Italia”.